FENG SHUI
Il Feng Shui è una pratica antica di origine cinese che ha l'obiettivo di armonizzare l'energia della vita, chiamata anche "chi", all'interno degli spazi abitativi e degli ambienti lavorativi.
Questa disciplina, che ha una storia millenaria, si basa sulla teoria che ogni oggetto e ambiente possieda una propria energia e che, se posizionati correttamente, possano influire positivamente sulla salute, la felicità e la prosperità delle persone che li abitano o lavorano al loro interno.
Ma quali sono gli aspetti scientifici che stanno dietro al Feng Shui?
Molti scettici considerano questa pratica una forma di superstizione o pseudoscienza, ma in realtà ci sono alcuni elementi scientifici che spiegano l'efficacia di questa antica pratica.
Il primo aspetto da considerare è la teoria dell'energia.
Anche se non è possibile misurare l'energia del "chi" con gli strumenti scientifici attuali, esiste una teoria scientifica che spiega come funziona il flusso di energia all'interno degli ambienti: la fisica quantistica. Secondo la teoria quantistica, ogni particella subatomica ha una doppia natura onda-particella che può essere influenzata dal nostro osservatore. In altre parole, la nostra intenzione può influenzare il flusso di energia a livello microscopico.
Questo concetto può essere applicato anche all'ambiente che ci circonda: se ciò che ci circonda ha un'energia negativa, la nostra intenzione può modificarla in positivo e viceversa. Questo è il motivo per cui il Feng Shui si concentra sull'armonizzazione dell'energia negli ambienti che frequentiamo.
Un altro aspetto scientifico che supporta il Feng Shui è la psicologia ambientale.
Questa disciplina scientifica si occupa dello studio dell'ambiente fisico e delle sue influenze sulla psiche umana e ha dimostrato che l'ambiente in cui viviamo ha un impatto significativo sulla nostra salute mentale e fisica.
Uno studio del 1984 ha dimostrato che i pazienti ricoverati in ospedale con finestre che affacciavano su un muro avevano bisogno di più tempo per guarire rispetto a quelli che avevano una finestra con vista su un paesaggio naturale. Questo dimostra come l'ambiente possa influenzare la salute e il benessere delle persone.
Il Feng Shui si basa proprio sulla psicologia ambientale per creare ambienti salutari e armonici. La scelta dei colori, dei materiali e dei mobili all'interno di una stanza può influenzare la psiche umana: colori caldi come il rosso e l'arancione possono aumentare la vitalità e la creatività, mentre i colori freddi come il blu e il verde possono aiutare a rilassarsi e a concentrarsi.
Le onde elettromagnetiche, come quelle prodotte da dispositivi elettronici, possono interferire con il flusso di energia e causare blocchi energetici. Ad esempio, il campo elettromagnetico emesso dai cavi elettrici o dalle apparecchiature elettroniche può interferire con il flusso di chi si trova in una stanza e causare squilibri energetici. Inoltre, i campi elettromagnetici possono influenzare il nostro benessere fisico e mentale. Studi hanno dimostrato che l'esposizione a lungo termine a campi elettromagnetici può causare stress e disturbi del sonno, e persino aumentare il rischio di alcune malattie.
Per questo motivo, la teoria del Feng Shui suggerisce di limitare l'uso di dispositivi elettronici in casa e di posizionarli in modo da minimizzarne l'impatto sul flusso di energia. Le piante possono aiutare a mitigare gli effetti negativi dei campi elettromagnetici e ripristinare l'armonia nell'ambiente domestico.
C’è un motivo per il quale abbiamo voluto parlare del Feng Shui. Nella pratica di tutti i giorni, e soprattutto nella fase che viviamo post pandemia, è sempre più evidente che il comfort abitativo sia divenuto un elemento discriminante nelle dinamiche di acquisto di una casa.
Luminosità, esposizione, panorama sono tutti elementi che sono divenuti fondamentali a parità di condizioni di un immobile rispetto ad un altro. E non è mai facile tracciare il confine tra il minimo ed il massimo parametro di ognuno di essi. è evidente che risulti difficile anche solo misurare lo spettro della luminosità che in larga misura risente di diversi fattori di riferimento, tra i primi l’esposizione e l’altezza di piano, solo per fare qualche esempio.
C’è poi tutto il tema della distribuzione degli ambienti e degli arredi che conferiscono anch’essi un livello di qualità aggiuntivo sul quale purtroppo ancora non c’è una grande cultura diffusa.
Ma da parte nostra cosa facciamo? Si invita sempre il cliente ad una prima visita “di pancia”, un sopralluogo durante il quale le sensazioni devono accompagnare il quadro informativo che forniamo in dettaglio. Il cliente deve poter assaporare l’idea di sentirsi come se fosse a casa sua. Le caratteristiche funzionali e di ordine pratico devono lasciare spazio alla dimensione dell’immaginazione e del “sogno”.
Alcune recenti ricerche americane peraltro riferiscono che molti acquirenti decidono di avviare una trattativa e di fare un’offerta proprio nei primi 5 minuti della visita.
Siamo ben consapevoli che non ci siano pretese scientifiche, ma al tempo riteniamo che dichiarare che un’abitazione abbia una “buona energia” conferma quanto è scritto sopra senza che si scada nella mera logica retorica. Per questo ad esempio chiediamo di “desaturare” gli ambienti dagli immobili, quando possibile di cambiare le tinte dell’imbiancatura delle camere, di valorizzare le zone living e di sfruttare le fasce orarie per le visite in cui ad esempio non si è cucinato, areando sempre bene gli ambienti.
Siamo convinti che la psicologia ambientale definisca davvero un’armonia generale in cui è possibile vivere una casa oggi e questo potrebbe essere uno spunto per un’analisi innovativa e diversa nei giudizi di stima e conseguentemente nel raggiungimento dell’obiettivo della vendita.