LA LEGGE DI BILANCIO 2023
Uno sguardo al settore immobiliare
Ci concentriamo su alcune misure di rilievo della Legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) con particolare attenzione al settore immobiliare, la casa, l’edilizia e le agevolazioni fiscali. Intanto bisogna dire che dei 35 miliardi stanziati, quasi due terzi, sono stati assorbiti dalle azioni per contrastare il caro-energia che ha oggettivamente guidato le scelte politiche “emergienziali”. Di seguito vengono riportati i principali provvedimenti, in pillole:
Il superbonus
Sono due le modifiche al superbonus contenute nella Legge di Bilancio 2023. La prima è la possibilità per le Onlus di avvalersi della detrazione al 110% per favorire l’installazione di impianti fotovoltaici che fa piacere rilevare perché aiuta sicuramente il Terzo Settore. L’altra modifica è relativa al mantenimento del Superbonus nella misura massima prevista. Vista la riduzione del superbonus al 90% disposta dal decreto Aiuti-quater, in Bilancio è stata inserita la possibilità di usufruire della detrazione ancora al 110%, ma solo nei seguenti casi:
- per i condomìni che hanno deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILAS è stata presentata entro il 31 dicembre 2022;
- per i condomìni che hanno deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022;
- per gli edifici fino a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti, con la CILAS presentata entro il 25 novembre 2022;
per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici (condominiali o fino a 4 unità immobiliari) per i quali, alla data del 31 dicembre 2022, risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.
Bisogna tuttavia ricordarsi che per le date delle delibere condominiali servono le attestazioni dell’amministratore, da farsi tramite apposita dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. Per i condomìni senza obbligo di nomina dell’amministratore, la stessa dichiarazione sostitutiva deve essere prodotta dal condòmino che ha presieduto l’assemblea.
Sconto IVA per l’acquisto di immobili energeticamente efficienti
La novità in questo caso è che si può detrarre dall’IRPEF lorda il 50% dell’IVA versata per l’acquisto, entro il 31 dicembre 2023, di immobili residenziali che rientrino in classe energetica A o B, a testimoniare che il legislatore intende favorire gli immobili “non energivori” e con un elevato risparmio energetico. La è indirizzata a chi acquista da imprese costruttrici una casa nuova “green”.
Proroga del bonus per la rimozione delle barriere architettoniche
E’ stata inoltre inserita la proroga al 31 dicembre 2025 del bonus del 75% per la rimozione delle barriere architettoniche, che spesso determinano fortemente le dinamiche di scelta dell’acquirente.
Bonus mobili
Per il bonus mobili è stato deciso un rialzo, per il 2023, dell’importo massimo detraibile, che quindi da € 5.000 sale a € 8.000.
Nell’insieme le disposizioni della manovra, nonostante l’assenza di provvedimenti incisivi e strutturali sul settore edilizio-immobiliare, è da considerarsi sommariamente positivo, soprattutto se si tiene conto della situazione di urgenza in cui è stata licenziata. E’ da considerarsi la prima manovra, dopo tanti anni, con chiare connotazioni “politiche”, e, soprattutto, contenente segnali interessanti per l’interno comparto, che rendono ottimisti per il futuro. Dovendo fare una considerazione più ampia, c’è tuttavia bisogno di una visione a medio lungo termine che preveda un riordino e una riduzione reale della fiscalità immobiliare (se si pensa ad esempio che la “cedolare secca” era una misura transitoria ed è datata 2011 e che a tutt’oggi si applica solo agli immobili a destinazione residenziale, si intuisce quanto manchi un reale quadro programmatico a livello legislativo). L’auspicio è che si guardi a innovative politiche abitative e urbanistiche che favoriscano l’accesso al “bene Casa” e che vadano in direzione della transizione ecologica e digitale nel settore immobiliare italiano. E’ solo a livello sistemico che si può accrescere l’attrattività del nostro paese per favorire incidentalmente propensione all’acquisto degli immobili sia sul piano nazionale, ma anche da parte di pubblici stranieri.